Lo dico ora e non lo ripeto più: Mi Max 3 si ama o si odia e le caratteristiche salienti di questo smartphone non sono per tutti. Le sue dimensioni generose, che sfiorano quelle della categoria tablet, sono una peculiarità che fa brillare gli occhi a qualcuno e storcere il naso ad altri. Ma al netto delle soggettività questo è uno smartphone che ci è piaciuto davvero molto anche se ha qualche piccola mancanza!
PARTIAMO!
Confezione e Design
A differenza di tutti gli altri smartphone Xiaomi del 2018, Mi Max 3 arriva in una confezione dove oltre cavo Type C, caricatore e smartphone non troviamo nient’altro. Quindi niente cover in dotazione! Davvero un peccato dato che avrebbe aiutato molto con il grip dello smartphone.
Sarebbe stata utile una cover dato che con 221 grammi di peso, dimensioni di 176.2 x 87.4 x 8 mm e il corpo completamente in alluminio (abbastanza scivoloso), Xiaomi Mi Max 3 non è certo lo smartphone più semplice da gestire.
Tuttavia la costruzione è ottima, il retro è leggermente stondato ai bordi per aiutare la presa e il bilanciamento del peso lo fa sembrare più leggero di quando non sia.
Dal punto di vista strettamente estetico quest’anno Xiaomi non brilla per originalità: ritroviamo il solito design con doppio modulo cam a semaforo sporgente visto praticamente su tutti i device da Redmi S2 in su.
Anche la disposizione dei tasti è la medesima del Note 5 con a destra il bilanciere del volume, il tasto di accensione e spegnimento, a sinistra il carrellino per le due nano SIM o una nano SIM e la MicroSD, in fondo lo speaker principale, la Type C 2.0 e il microfono, sulla parte superiore invece troviamo il jack da 3,5mm, il microfono per la soppressione dei disturbi e il tanto amato sensore a infrarossi.
Sul retro trova spazio anche il veloce sensore di sblocco che però è posto un po’ troppo in alto per i miei gusti. Ma ci si fa l’abitudine.
La parte frontale, oltre ad ospitare l’enorme display da 6,99 pollici ospita anche due piccole cornici orizzontali, quella superiore contiene i soliti sensori di prossimità e luminosità, la capsula auricolare (che funge anche da secondo speaker), la cam da 8 Megapixel, il led di notifica (solo bianco) e un piccolo flash led per selfie illuminanti.
Scheda tecnica e connettività
Qui la parola d’ordine è equilibrio e vengono ricalcate quasi totalmente le (ottime) specifiche del Redmi Note 5:
Troviamo quindi il SoC Qualcomm Snapdragon 636, octa-core a 1,8 GHz, in accoppiata alla GPU Adreno 509. La memoria interna è da 64GB (eMMC) o 128GB con rispettivamente 4 o 6GB di memoria RAM DDR4.
Lato connettività Mi Max 3 ha il tanto amato supporto alla banda 20 LTE (con carrier aggregation, quindi nessun problama con il 4G+) e lo smartphone è Dual SIM Dual Standby.
La ricezione è di buon livello in ogni frangente e non ho riscontrato drop anomali e disconnessioni in situazioni di uso quotidiano.
Le prestazioni in ambito di connettività sono ottime, con un WiFi stabile e con ottima copertura. Lo dimostrano i due screenshot a seguire.
Il sensore di impronte, se riuscite a raggiungerlo, è sempre veloce e reattivo!
Completa il quadro il supporto al WiFi 802.11 a/b/g/n/ac, il Bluetooth 5.0, il trasmettitore ad infrarossi e la radio FM.Manca purtroppo anche su questo smartphone l’NFC. Niente da fare, non possiamo pagare con lo smartphone (anche perchè Google Pay non esiste ancora in Italia)
Ovviamente c’è anche il GPS, veloce nel fix e preciso.
Display
Lo schermone del Mi Max 3 è unIPS con diagonale da ben 6,99 pollici, risoluzione FullHD+.Una diagonale così ampia esalta la visione di video (anche se tra poco vedremo perchè non è l’ideale per lo streaming) e il gaming, davvero un piacere su uno schermo così grande.
Trattandosi di un IPS, e non del miglior IPS sul mercato, i contrasti sono buoni e gli angoli di visione più che sufficienti. Resta comunque la tendenza al grigio dei neri soprattutto a luminosità elevate. Tuttavia il contrasto e la luminosità sono superiori a quelli del Redmi Note 5 e l’esperienza è davvero appagante.
Tramite software si può regolare la temperatura del colore e attivare la modalità notturna per evitare di affaticare la vista tramite l’utilizzo di un filtro che elimina le tonalità azzurre e migliora la produzione di melatonina, permettendoci di dormire meglio.
Buona la gestione della luminosità automatica, sempre pronta e reattiva.
Ottimo anche il touch, sempre reattivo fino a 10 tocchi in contemporanea.
Audio e Multimedia
E qui arriva il bello. Il Mi Max 3 mostra i muscoli quando si tratta di ascolto musicale! Il doppio speaker composto da quello principale sul fondo e la capsula auricolare ha un ottimo volume, una buona spazialità e anche una discretà riuscita con tutte le frequenze.
Ascoltare un brano o un video è sempre piacevole e fa impallidire anche qualche top di gamma (non solo Xiaomi). Purtroppo in vivavoce l’audio sarà solo mono ma ci permetterà comunque di avere buone prestazioni.
Nessun problema anche tramite la capsula auricolare, audio sempre forte e chiaro.
Grazie alle ultime implementazioni di Android portate nella MIUI, anche tramite Bluetooth le prestazioni sono ottime grazie alla presenza dei codec Apt-X, AptX-HD e LDAC.
Dove invece il Mi Max 3 pecca è nella fruizione dei contenuti HD tramite le piattaforme di streaming più diffuse come Netflix o Amazon Prime Video. Purtroppo manca la certificazione Widevine L1 e potremo godere solo della risoluzione SD. Davvero un peccato su uno schermo così grande.
Foto e Video
Xiaomi conferma quanto di buono fatto sul Redmi Note 5. Troviamo infatti la stessa coppia di sensori/lenti e le stesse prestazioni.
Si tratta di un doppio modulo Samsung composto dal sensore principale da12 megapixelf/1.9 e il secondario da5 megapixelf/2.0. Il secondo sensore lavora col primo per calcolare i dati sulla profondità di campo nelle foto in modalità ritratto.
Non mancano l’HDR (anche automatico) e le altre impostazioni classiche della MIUI.
La fotocamera frontale monta invece un sensore Samsung da 8 Megapixel f2.0 e si avvale di un flash anteriore per selfie perfetti in ogni condizione di luminosità.
I risultati sono in linea con quanto visto sul Redmi note 5:foto dettagliate e con bei colori di giorno. Foto con effetto bokeh di buon livello sia sulla cam posteriore che su quella anteriore.
I risultati serali non son perfetti e il rumore è presente, ma restano comunque accettabili per la fascia di prezzo.
I video possono essere registrati al massimo a 4K 30fps, non manca anche la risoluzione FHD a 60fps e si avvalgono di una ottima stabilizzazione elettronica (manca infatti quella ottica).
I risultati son davvero buoni: fluidi i video e ben stabilizzati. Buono anche l’audio registrato dai microfoni.
Una nota negativa: le API camera 2 non sono native, se vorrete moddare e installare la Gcam il root è d’obbligo.
Software e Prestazioni
Poco da dire qui, la ROM preinstallata è la global MIUI 9 versione 9.6.4.0 basata su Android 8.1. E’ la prima release quindi manca un po’ di ottimizzazione ma l’esperienza è comunque appagante. Non vediamo l’ora di vederlo volare con la MIUI 10.
Il SoC si conferma ottimo, prestante, poco energivoro e pronto per il 99% dei task, anche quelli del pubblico più esigente.
Sulla MIUI non ci dilunghiamo, è la solita amatissima MIUI con la nuova aggiunta delle gesture che rende ancora più piacevole l’utilizzo di questo smartphone e del suo enorme display.
Batteria
QUESTA E’ LA SERIE MAX! 5500 mAh, un telefono con powerbank incorporata! Con il mio utilizzo standard che prevede molte app social sempre attive con notifiche, bluetooth sempre attivo, tanto Telegram e Whatsapp, tante email e parecchie chiamate, si riescono tranquillamente a coprire 2 giorni di utilizzo con circa 7/8 ore di schermo attivo. Se ne possono fare di più con qualche accorgimento e in giro ci sono persone che raggiungono anche le 10 ore. Un mostro!
La batteria è un elemento spesso sottovalutato dai produttori ma che Xiaomi qui ha reso il fiore all’occhiello dello smartphone. 10 e lode con bacio accademico!
Conclusioni
Uno smartphone che non ti fa più tornare indietro, questo è lo Xiaomi Mi Max 3! Le sue dimensioni dividono ma la sua batteria, il suo grande schermo, l’ottima piattaforma hardware e l’audio stereo lo pongono al TOP della categoria dei cosiddetti padelloni.
Se avete letto al recensione fino ad ora si è capito: ci è piaciuto tantissimo, forse non è lo smartphone adatto a tutti e forse non è perfetto (peccato per la mancanza del NFC e del DRM Widevine L1) ma sotto i 250€ un device così versatile che fa da telefono, da tablet e da centro per l’intrattenimento è un assoluto Best Buy!
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